L’antico borgo medievale di Canelli rientra fra i territori protetti dal patrimonio mondiale UNESCO. Questo territorio include i paesini di Canelli e Calosso in provincia di Asti ed il comune di Santo Stefano Belbo in provincia di Cuneo.
Questa zona rappresenta la culla produttiva di due fra i migliori e più venduti vini spumanti D.O.C.G al mondo: il dolce ed effervescente Moscato d’Asti e l’Asti Spumante. Entrambi derivano dal processo produttivo di una varietà molto aromatica e naturalmente dolce: il Moscato d’Asti.
In particolare l’Asti spumante è un vino che storicamente ha affondato le proprie radici in questa regione; dove condizioni ambientale estremamente particolari ed uniche hanno permesso la diffusione e coltivazione della varietà d’uva Moscato. L’Asti, inoltre, è uno fra i vini bianchi spumante più esportati ed apprezzati in tutto il mondo.
Grazie alla sua posizione strategica, la cittadina di Canelli era considerata molto importante già a partire dall’epoca romana ed attorno all’anno 961 d.C il suo nome fu per la prima volta incluso nella lista delle proprietà reali della regione Piemonte. L’influenza delle più grandi città vicine di Asti ed Alessandria le ha permesso di arricchire maggiormente il proprio patrimonio artistico e culturale per molti anni.
L’appellativo Cattedrali Sotterranee deriva dalle ampie volte caratterizzanti le gallerie che traggono origine da più piccoli locali scavati nel sottosuolo durante il basso medioevo, con lo scopo di stoccare merci destinate soprattutto ai porti liguri.
In queste cantine sotterranee oggi risiedono migliaia di bottiglie di spumante Metodo Classico che fermentano ad una temperatura costante di 12-14 °C, il che dona all’intero borgo un profumo ed un aroma unico ed inconfondibile. Il processo produttivo dello Spumante Metodo Classico richiede, ancora oggi, una temperatura costante durante tutto l’anno. Per questo motivo, i produttori vinicoli necessitano di cantine e locali appositi, che garantiscano tale ambiente e condizioni, i quali devono necessariamente essere sottoterra.
Lo conformazione collinare della zona e la composizione del suolo hanno qualità e caratteristiche perfette: terreni calcarei, con tufo alternato a strati di sabbia. In tali condizioni si scava facilmente e si è in grado di trattenere l’umidità, mantenendo così un isolamento termico totale.
È ormai noto da secoli che il vino veniva prodotto e lasciato maturare nei tipici crutin (cantine in dialetto piemontese), per queste ragioni questi piccoli locali sotterranei scavati nel tufo sono stati espansi e resi sempre più accessibili dai produttori vinicoli. Con il passare degli anni, i vincoli igienico-sanitario legati alla produzione vinicola sono cambiati, richiedendo che tali ambienti fossero ricoperti da mattoni rossi. Le nuove normative hanno portato così all’espansione ulteriore di queste gallerie, dove oggi possono essere stoccate milioni e milioni di bottiglie.
La maggior parte di queste cattedrali sono aperte al pubblico come quelle delle cantine Contratto e Coppo, dove è possibile partecipare ad una visita guidata, passeggiando e ammirando queste suggestive gallerie, terminando con una degustazione guidata di tutti i vini delle case spumantiere.
Cantine Contratto
Fondata nel 1867, le cantine storiche Contratto si estendono per oltre 5000 metri, arrivando ad una profondità di circa 32 metri e si trovano sotto il castello Gancia. Nel 1919 è stato prodotto il primo spumante chiamato “millesimato”. La cantina è protagonista di una lunga e prestigiosa storia; basti pensare che, alla fine del XX secolo, i vini prodotti da Contratto iniziarono ad essere esportati ed apprezzati in tutto il mondo, fra cui all’attenzione del Vaticano e l’allora famiglia reale italiana.
Cantine Coppo
Fondata all’inizio del XX secolo da Piero Coppo, l’azienda iniziò la sua produzione con il Moscato d’Asti e poi con gli Spumanti Brut, ottenuti da uve Pinot nero. In queste cantine è possibile ammirare le varie stratificazioni geologiche che ci mostrano il susseguirsi delle varie epoche. L’azienda vanta la produzione di molti altri vini pregiati, di cui un elogio particolare va alla loro Barbera d’Asti Pomorosso.